Semi Lattuga da Taglio Cerbiatta

1,00 

Varietà lenta a montare. Cespo voluminoso a portamento espanso, foglie allungate fortemente seghettate, di colore verde brillante. Il taglio si effettua quando le foglie hanno raggiunto un’altezza di 10 cm. Le foglie tagliate rivegetano rapidamente e più volte.

   Semina –  Primavera – Autunno 

   Raccolta: Estate – Inverno 

 Distanza – Spaglio 

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Descrizione

Semi Lattuga da Taglio Cerbiatta

Generalità:
Varietà di lattuga molto compatta a cespo di dimensioni medie, con foglie allungate, strette, dentellate e appuntite all’estremità di colore verde intenso. Ha una buona resistenza alla salita a seme. La raccolta della lattuga viene effettuata dopo 35 giorni dal trapianto con la grande capacità di rivegetare molto velocemente dopo il taglio. La barba dei frati è una lattuga che viene consumata fresca, in insalate singole o miste.

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI: le insalate hanno un bassissimo potere calorico poiché costituite principalmente di acqua, carotenoidi, ferro, potassio, vitamina A, B2 e C. Ottimo è il contenuto in fibre che consentono di regolarizzare la funzionalità intestinale.


Coltivazione:
IL TERRENO: sciolto  e molto fertile. Questo gruppo di piante preferisce un pH 6,7-7 con una idonea dotazione di calcio. Terreni acidi o salini non sono adatti.

LA CONCIMAZIONE DI BASE: Si sconsiglia la concimazione organica (letame, ecc.) poco prima del trapianto e soprattutto a ridosso del periodo autunno-invernale. Tale concimazione va apportata molto anticipatamente rispetto al trapianto e preferibilmente alla coltura precedente se trattasi di ortaggi non suscettibili all’accumulo di nitrati. Si possono apportare pre-impianto fosforo e potassio.

LE ESIGENZE CLIMATICHE: le insalate preferiscono un clima temperato con temperatura media di 15-18°C e minima di 6-8°C. Nelle zone a clima mite si possono allevare tutto l’anno in pieno campo.

IL TRAPIANTO:  da effettuarsi nelle ore più fresche della giornata. Umettare bene la zolletta prima dell’impianto al suolo e irrigare leggermente il terreno per facilitare l’attecchimento. Delle insalate va piantata solo la zolletta evitando l’interramento del colletto per impedire che si verifichino ripercussioni negative sulla qualità del prodotto.

LE CURE COLTURALI: eliminare costantemente le erbe spontanee in prossimità delle piante coltivate in quanto competono con queste per le risorse e sono fonti di inoculo di numerose malattie. Per evitare la comparsa delle infestanti risulta efficace l’utilizzo della pacciamatura, con paglia o con film plastici bianchi sopra e neri sotto, che in alcuni casi può pure indurre aumenti di produzione.

LE IRRIGAZIONI: si consiglia, per una migliore gestione e un risparmio idrico, l’impianto a goccia con manichetta forata che evita di bagnare la vegetazione riducendo le problematiche fitosanitarie. Considerato il loro apparato radicale superficiale, questo gruppo di piante richiede annaffiature frequenti evitando eccessi e squilibri idrici mantenendo costante il livello di umidità nel terreno se si vogliono ottenere delle buone produzioni. Irrigare al mattino. Nei periodi caldi e secchi effettuare irrigazioni leggere e frequenti per aumentare l’umidità dell’aria e ridurre la temperatura delle piante.

LE CONCIMAZIONI DI COPERTURA: ogni 7-10 giorni nutrire la pianta con concimi minerali equilibrati contenenti azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, calcio e microelementi. Seppure piante esigenti di azoto, utile per la formazione delle foglie, è bene evitare eccessi di questo elemento che rendono la pianta più sensibile alle malattie e possono portare ad un accumulo di nitrati nelle foglie. I nitrati, se presenti in quantità eccessive, portano alla formazione di sostanze ritenute pericolose per la salute del consumatore. Una concimazione equilibrata ed una tecnica colturale adeguata limitano questo accumulo. Le soluzioni: 1) frazionare nel tempo concimazioni azotate per evitare che eccessi portino all’accumulo di nitrati nei tessuti; 2) adottare densità colturali non troppo elevate e esporre le piante, per tutto l’arco della giornata, a pieno sole (sud) per dare alle piante più luce; 3) interrompere le concimazioni azotate qualche settimana prima della raccolta per far smaltire alla pianta eventuali eccessi; 4) raccogliere i cespi in concomitanza di giornate soleggiate e preferibilmente la sera in quanto la pianta smaltisce più nitrati.

 

 

 

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