Semi Cappero

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I cucunci sono i frutti del cappero, difatti, quello che è comunemente conosciuto come cappero è il bocciolo ancora non aperto della pianta. Se non raccolto, il cappero lascia sbocciare il fiore che darà vita poi al frutto della pianta, ovvero al cucuncio

   Semina: Da Febbraio ad  Aprile 

   Raccolta: Da Aprile a Settembre 

 Distanza: Spaglio

Disponibilità: EsauritoAvailability: Esaurito Categoria: Tag: ,
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Descrizione

Semi Cappero

Generalità:
Il cappero è una pianta perenne cespugliosa suffruticosa  con ceppo grosso e lignificato, molto rustica e di ottima vigoria. I fusti partono tutti dalla base dove si trovano le foglie lucide, verdi e carnose e leggermente picciolate. I fiori molto vistosi e grandi sono formati da 4 petali bianchi sui quali si notano gli stami lunghi e sottili di colore rosa o porpora. Il cappero cresce spontaneamente lungo le coste del mediterraneo nelle crepe dei muri o nelle fessure delle rocce dove il clima è decisamente caldo e secco. Questa pianta fiorisce dalla primavera all’estate. Del cappero si raccolgono le radici per essere utilizzate in erboristeria ed i boccioli fiorali e i frutticini (somiglianti a dei cetriolini) per scopo culinario; i boccioli si raccolgono ancora chiusi e acerbi (che non hanno ancora formato la struttura fiorale) prendono il caratteristico sapore aromatico se conservati sottaceto o sotto sale.

I boccioli più saporiti del cappero sono quelli di dimensioni più piccole che vengono usati, dopo un leggero appassimento (per un giorno in luoghi areati), in cucina per aromatizzare carni, pesce, sughi, insalate o come ingrediente sulla pizza, sulla pasta o per preparare la nota caponata siciliana. I frutticini invece, vengono raccolti immaturi ossia quando il loro colore è ancora verde (il frutto maturo, non più commestibile, si presenta, invece, di colore rossiccio e contiene numerosi semi neri); questi “cetriolini” vengono conservati sotto sale o sott’olio e poi consumati come aperitivo oppure come contorno per piatti freddi.

Informazioni nutrizionali: la corteccia delle radici possiede numerose virtù terapeutiche quali: proprietà vasocostrittrici, diuretiche e depurative. Inoltre dalle radici si ricava una tintura oleosa utile per la cura delle vene varicose e delle emorroidi.

Curiosità: Il cappero comunemente utilizzato è privo di spine; per una distrazione dei botanici, venne classificato come Capparis spinosa invece di Capparis inermis; quest’ultimo nome venne scambiato ed attribuito ad un’altra specie spontanea molto simile ma che però era spinosa.


Coltivazione:
La semina del cappero può essere effettuata o in piena terra o in vaso. Il terreno deve essere lavorato e si predilige un terreno abbastanza soffice, umido e leggero. I semi vanno distanziati tra loro di 3-4 volte il loro diametro.

Dopo aver proceduto con la semina si passa ad una leggera innaffiatura a pioggia o con un normale spruzzino in modo tale da non smuovere i piccoli semi e successivamente si procede con il compattare il terreno ed eliminare eventuali bolle d’aria.

Durante la germinazione bisogna mantenere il terreno costantemente umido senza eccedere. Le tempistiche di germinazione variano da pianta a pianta.

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